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l’incensiere, la navicella, nulla mancandovi che i due calici, il tutto scomposto, però in caso di facile riaggiustamento.

Fu tale la gioconda sorpresa di questi uomini che chiamati alcuni compagni alla custodia del deposito, volarono in Città gridando: abbiamo ritrovato il nostro S. Secondo, ed il nome di S. Secondo in mille bocche risuonando cangiò in altrettanta gioja la antecedente costernazione. Di fatti in un istante la numerosa popolazione tripudiando uscì dalla porta di San Rocco, e si incamminò al luogo del portentoso rinvenimento a rivedere l’oggetto de’ suoi voti; tutte le campane suonarono a festa; ed immediatamente venne recato il Busto del Santo alla Chiesa suburbana de’ Ss. Apostoli ove fu rappezzato, quindi alle ore 22 portato alla detta porta, dove Monsignore Vescovo con solenne processione, dall’insigne Capitolo preceduto e da varie Confraternite, coll’onorevole intervento dei sig. del Governo, del