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il giorno avanti, che S. Secondo Protettore della Città coronasse col martirio la professione di sua fede.

Un contadino arando un campo ad esso appartenente, mentre tutto intento al suo lavoro standosene, vide fermarsi immobili li buoi in tal modo, che per quanto gli stimolasse coll’acuto aculeo a proseguire l’intrapreso lavoro, essi se ne rimanevano più che mai fermi, e restii: attonito non sapea rinvenire la causa di un tale accidente, quand’ecco gli si para dinanzi agli occhi una luce più risplendente del sole, in cui vide Cristo Signor nostro accompagnato da molti Angioli, e dalli Santi Apostoli scendere dal Cielo, qual appena disceso nel campo lo diede in dono alli medesimi Apostoli, assicurandoli, che in quel luogo verrebbe col tempo esaltata la sua gloria, e magnificato il loro nome, colla promessa infallibile, che ivi avrebbe congregati molti servi divoti, quali colla loro esemplarità avrebbero accresciuta l’accidentale sua gloria in Paradiso; e ciò detto se ne