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88 | jeli il pastore. |
guancie e sul petto che pareva la Madonna tale e quale. Jeli un tratto s’era rizzato sulla vita, colla lunga forbice in pugno, e così bianco in viso, così bianco come era una volta suo padre il vaccajo, quando tremava dalla febbre accanto al fuoco, nel casolare. Tutt’a un tratto vide che don Alfonso, colla bella barba ricciuta, e la giacchetta di velluto e la catenella d’oro sul panciotto, prese Mara per la mano per ballare; solo allora, come vide che la toccava, si slanciò su di lui, e gli tagliò la gola di un sol colpo, proprio come un capretto.
Più tardi, mentre lo conducevano dinanzi al giudice, legato, disfatto, senza che avesse osato opporre la menoma resistenza.
— Come, — diceva — Non dovevo ucciderlo nemmeno?... Se mi aveva preso la Mara!...