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jeli il pastore. | 83 |
tornava di chiesa tutta raccolta nella mantellina, cogli occhi bassi che sembrava una santa Maria Maddalena. Jeli il quale l’aspettava taciturno sul ballatojo, come la vide venire a quel modo, che si vedeva come ci avesse il Signore in corpo, la stava a guardare pallido pallido dai piedi alla testa, come la vedesse per la prima volta, o gliela avessero cambiata la sua Mara, e quasi non osava alzare gli occhi su di lei, mentre ella sciorinava la tovaglia, e metteva in tavola le scodelle, tranquilla e pulita al suo solito.
Poi dopo averci pensato un gran pezzo le domandò:
— È vero che te la intendi con don Alfonso?
Mara gli piantò in faccia i suoi begli occhioni neri neri, e si fece il segno della croce. — Perchè volete farmi far peccato in questo giorno! esclamò.
— Io non ci ho creduto, perchè con don Alfonso eravamo sempre insieme, quando eravamo ragazzi, e non passava giorno ch’ei non venisse a Tebidi, quand’era in campagna lì vicino. E poi