Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
68 | jeli il pastore. |
giò dicendogli che Mara non aveva voluto saperne più di lui, dopo che tutti avevano detto che sarebbero stati marito e moglie, Jeli che badava alla pentola in cui bolliva il latte, rispose facendo sciogliere il caglio adagio adagio:
— Ora Mara si è fatta più bella col crescere, che sembra una signora.
Però siccome egli era paziente e laborioso, imparò presto ogni cosa del mestiere meglio di uno che ci fosse nato, e siccome era avvezzo a star colle bestie amava le sue pecore come se le avesse fatte lui, e quindi il male alla Salonia non faceva tanta strage, e la mandra prosperava ch’era un piacere per massaro Neri tutte le volte che veniva alla fattoria, tanto che ad anno nuovo si persuase ad indurre il padrone perchè aumentasse il salario di Jeli, sicchè costui venne ad avere quasi quello che prendeva col fare il guardiano dei cavalli. Ed erano danari bene spesi, chè Jeli non badava a contar le miglia e le miglia per cercare i migliori pascoli ai suoi animali, e se le