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jeli il pastore. 67

— Gli volete bene almeno, al figlio di massaro Neri? chiese lui voltando e rivoltando il bastone fra le mani.

— Che discorsi andate facendo! rispose bruscamente la gnà Mara. Mia madre è di là che sente tutto.

Massaro Agrippino gli trovò da allogarlo come pecoraio alla Salonia, dov’era fattore massaro Neri, ma siccome Jeli era poco pratico del mestiere si dovette contentare di una grossa diminuzione di salario.

Adesso badava alle sue pecore, e ad imparare come si fa il formaggio, e la ricotta, e il caciocavallo, e ogni altro frutto di mandra; ma fra le chiacchiere che si facevano alla sera nel cortile tra gli altri pastori e contadini, mentre le donne sbucciavano le fave della minestra, se si veniva a parlare del figlio di massaro Neri, il quale si prendeva in moglie Mara di massaro Agrippino, Jeli non diceva più nulla, e nemmeno osava di aprir bocca. Una volta che il campaio lo motteg-