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jeli il pastore. | 35 |
tu ed uno io, come fa il bottaio sui cerchi delle botti, ma quando furono stanchi andarono calmandosi a poco a poco, tenendosi sempre acciuffati.
— Tu chi sei? gli domandò Mara.
E come Jeli, più salvatico, non diceva chi fosse,
— Io sono Mara, la figlia di Massaro Agrippino, che è il campaio di tutti questi campi qui.
Jeli allora lasciò la presa dell’intutto, e la ragazzina si mise a raccattare le more che le erano cadute nella lotta, sbirciando di tanto il tanto il suo avversario con curiosità.
— Di là del ponticello, nella siepe dell’orto, ci son tante more grosse; aggiunse la piccina, e se le mangiano le galline.
Jeli intanto si allontanava quatto quatto, e Mara, dopo che stette ad accompagnarlo cogli occhi finchè potè vederlo nel querceto, volse le spalle anche lei, e se la diede a gambe verso casa.
Ma da quel giorno in poi cominciarono ad addomesticarsi. Mara andava a filare la stoppa sul