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260 il come, il quando ed il perchè.

otto giorni. Ma dev’essere proprio un affar serio! Del resto per mio marito sarà sempre un affar serio. Vuol dire che il mio posto in questa circostanza, sarebbe vicino a lui. Non me lo dice; ma si capisce che non me ne ha scritto nulla per delicatezza. E giacchè il socio è andato a raggiungerlo, dovrei partire anch’io.

Malgrado la leggerezza che ostentava, fu sorpresa, e rimase inquieta osservando che Erminia approvava il suo progetto. Per un istante un’idea nera le si affacciò alla mente e le scolorò il viso; ma subito dopo tornò a ridere nervosamente come prima.

— Se mio marito non mi avesse ben avvezzata a lasciarlo fare un po’ a suo modo, ci sarebbe davvero di che spaventarsi.

— Spaventarsi di che? di fare un viaggio sino a Roma? nella bella stagione, e nel paese più bello?...

— Hai ragione; sarà quasi come andare in villeggiatura. Tanto, Roma o la Brianza è lo stesso. E tu non torni a Villa d’Este?