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il come, il quando ed il perchè. 255

Erminia la sorprese mentre stava incominciando una lettera; e le domandò semplicemente se suo marito le avesse scritto; la domanda veniva così male a proposito, che Maria fu quasi per arrossire, come se fosse stata nel punto di dover rispondere una bugia.

— No! mio marito non mi guasta tanto. È troppo occupato.

— Sì, è troppo occupato! — affermò Erminia senza rilevare l’ironia della risposta, è seriamente occupato. Affoga negli affari, poveretto!

— Che dici mai? se sono la sua passione, l’unica sua passione!

— Lo credi? domandò Erminia, fissandole in faccia quei suoi occhioni acuti.

— Ma sì! — rispose Maria con un risolino che le contraeva gli angoli della bocca, e aggiunse ancora, come correttivo: — Non ho alcun motivo di esser gelosa però. Mio marito non giuoca, non va al caffè, non è cacciatore, non ama i cavalli, non legge che il listino della Borsa — nulla, ti dico!