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250 | il come, il quando ed il perchè. |
mente in un sonno dolcissimo l’anima e la coscienza, la facesse entrare in un’estasi angosciosa; Polidori non poteva saziarsi di ammirarla in quell’atteggiamento, abbandonata su di sè stessa, colle braccia inerti, la fronte china e il petto anelante, e infine esclamò con uno slancio di passione, stendendo le braccia convulse:
— Come siete bella, Maria, e come vi amo!
Ella si rizzò di botto, seria e rigida, quasi sentisse dirselo per la prima volta.
— Voi lo sapete che vi amo tanto! da tanto tempo! ripeteva lui.
Ella non rispondeva; curvando all’indietro tutta la persona, e a testa bassa, in atteggiamento sospettoso, colle sopracciglia aggrottate, agitando macchinalmente le mani, come se cercasse farsene schermo contro qualche cosa, colle labbra pallide e serrate. Ad un tratto, levando gli occhi sul viso sconvolto di lui, incontrando quegli occhi, mise un strido soffocato, e si arretrò sino all’ingresso di quella specie di monumento sepolcrale,