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248 | il come, il quando ed il perchè. |
— Badate che vi stanchereste, — gli rispose gaiamente. Voi dovrete stancarvi spesso! ripetè Maria con uno sguardo che cercava di rendere ardito e sicuro.
Polidori la trovava deliziosa nel suo imbarazzo — soltanto quell’imbarazzo si prolungava troppo.
Prima di venire a quell’appuntamento, nell’istante supremo di passar l’uscio, Maria aveva provato tutte le pungenti emozioni che danno la curiosità dell’ignoto, l’attrattiva del male, il fascino dello sgomento che le serpeggiava nelle vene con brividi arcani e irresistibili; con una confusione tale di sentimenti e di idee, di impulsi e di terrore, che l’avevano spinta a precipitarsi nell’ignoto suo malgrado, in una specie di sonnambulismo, senza sapere precisamente cosa andasse a fare. Se Polidori le avesse steso le braccia al primo vederla, probabilmente ella si sarebbe spaccata la testa contro la rupe alla quale adesso appoggiavasi mollemente, con abbandono. Ora, incoraggiata dal vedersi ai piedi quell’uomo contrastato