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220 il come, il quando ed il perchè.

pare fin sulla nuca, che ei, ritto dietro le sue spalle, poteva vedere arrossire; un’onda di parole sconnesse e tumultuose le montavano alla testa, la ubbriacavano; parlava del ballo dove si era divertita assai; di suo marito il quale era partito all’alba, quand’ella non aveva ancora chiuso gli occhi. — Però non sono stanca! quest’aria fresca fa bene, tanto bene! ci si sente rinascere, non è vero?

— Sì! è vero! rispose Polidori guardandola fiso negli occhi; ma ella non osava levarli di terra.

— Quando sarò in Brianza voglio levarmi col sole tutti i giorni. In città facciamo una vita impossibile. Ma però voi altri signori dovete preferirla.

Parlava in fretta, e con voce un po’ troppo alta e squillante, sorridendo spesso, a caso; gli era grata inconsciamente che ei non osasse interromperla, non osasse mischiare la sua voce a quella di lei. Finalmente Polidori le disse: —