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il come, il quando ed il perchè. 217

viso: un velo fitto, nero, tempestato di puntini, attraverso al quale gli occhi acquistavano alcunchè di febbrile, e i lineamenti una rigidità di fantasma. La carrozza si allontanò di passo, senza far rumore, da carrozza discreta e ben educata.

Il giardino sembrava destato anche’esso prima dell’ora, e tutto sorpreso d’incominciar la sua giornata così presto. Degli uomini in manica di camicia lo lavavano, lo pettinavano, gli facevano la sua toeletta mattutina. Le poche persone che si incontravano avevano l’aspetto di trovarsi là a quell’ora per la prima volta, e per ordine del medico anche loro; osavano interrogare il velo della passeggiatrice mattiniera, e indovinare il profumo del fazzoletto nascosto nel manicotto che ella si premeva sul petto con forza. Un vecchio che si trascinava lentamente, cercando il sole di marzo, si fermò a guardarla, com’ella fu passata, appoggiandosi al bastone malfermo, e tentennò il capo tristamente.

La signora Rinaldi si arrestò dinanzi alla sponda