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190 | guerra di santi. |
altri. — Laggiù nella città la gente muore come le mosche.
Lo speziale mise il catenaccio alla bottega, il dottore scappò il primo perchè non l’accoppassero.
— Non sarà nulla, — dicevano quei pochi rimasti in paese, che non erano potuti fuggire qua e là per la campagna. — San Rocco benedetto lo guarderà il suo paese, e il primo che va in giro di notte gli faremo la pelle!
E anche quelli del quartiere basso erano corsi a piedi scalzi nella chiesa di San Rocco. Però di lì a poco i morti cominciarono a spesseggiare come i goccioloni grossi che annunziano il temporale, e di questo dicevasi ch’era un maiale, e aveva voluto morire per fare una scorpacciata di fichidindia, e di quell’altro che era tornato da campagna a notte fatta. Insomma il colera era venuto bello e buono, malgrado la guardia, e in barba a San Rocco, nonostante che una vecchia in odore di santità avesse sognato che San Rocco in persona le diceva: