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186 | guerra di santi. |
la civetta col compare che aveva battezzata la bambina.
— Compare da strapazzo! — sogghignava Nino. — Compare di bambina! Quando nasce una femmina si rompono persino i travicelli del tetto.
E Saridda, fingendo di parlare colla puerpera:
— Tutto il male non viene per nuocere. Alle volte, quando vi pare d’aver perso un tesoro, dovete ringraziar Dio e San Pasquale; chè prima di conoscere bene una persona bisogna mangiare sette salme di sale.
— Già le disgrazie bisogna pigliarle come vengono, e il peggio è guastarsi il sangue per cose che non ne valgono la pena. Morto un papa, se ne fa un altro.
— I bambini sono destinati come devono nascere, al pari dei matrimoni; perchè è meglio sposare uno che vi voglia bene davvero e non lo faccia per secondo fine, anche se non abbia nè roba, nè chiuse, nè mule, nè nulla.
In piazza suonava il tamburo, quello della meta.