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162 | l’amante di gramigna. |
l’anni di condursi la sposa in casa, in groppa alla mula baia. Ma Peppa un bel giorno gli disse: — La vostra mula lasciatela stare, perchè non voglio maritarmi.
Il povero «candela di sego» rimase sbalordito e la vecchia si mise a strapparsi i capelli come udì che sua figlia rifiutava il miglior partito del villaggio. — Io voglio bene a Gramigna, le disse la ragazza, e non voglio sposare altri che lui!
— Ah! gridava la mamma per la casa, coi capelli grigi al vento, che pareva una strega. — Ah! quel demonio è venuto sin qui a stregarmi la mia figliuola!
— No! rispondeva Peppa coll’occhio fisso che pareva d’acciajo. — No, non è venuto qui.
— Dove l’hai visto dunque?
— Io non l’ho visto. Ne ho sentito parlare. Sentite! ma lo sento qui, che mi brucia!
In paese la cosa fece rumore, per quanto la tenessero nascosta. Le comari che avevano invi-