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la lupa. | 149 |
capelli, e le ripeteva ogni volta: Andatevene! andatevene! Non ci tornate più nell’aia! — Maricchia piangeva notte e giorno, e alla madre le piantava in faccia gli occhi ardenti di lagrime e di gelosia, come una lupacchiotta anch’essa, quando la vedeva tornare da’ campi pallida e muta ogni volta. — Scellerata! le diceva. Mamma scellerata!
— Taci!
— Ladra! ladra!
— Taci!
— Andrò dal brigadiere, andrò!
— Vacci!
E ci andò davvero, coi figli in collo, senza temere di nulla, e senza versare una lagrima, come una pazza, perchè adesso l’amava anche lei quel marito che le avevano dato per forza, unto e sudicio dalle ulive messe a fermentare.
Il brigadiere fece chiamare Nanni, e lo minacciò sin della galera, e della forca. Nanni si diede a singhiozzare ed a strapparsi i capelli; non negò nulla, non tentò di scolparsi. — È la tentazione! di-