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134 | cavalleria rusticana |
Lola che ascoltava ogni sera, nascosta dietro il vaso di basilico, e si faceva pallida e rossa, un giorno chiamò Turiddu.
— E così, compare Turiddu, gli amici vecchi non si salutano più?
— Ma! sospirò il giovinotto, beato chi può salutarvi!
— Se avete intenzione di salutarmi, lo sapete dove sto di casa! rispose Lola.
Turiddu tornò a salutarla così spesso che Santa se ne avvide, e gli battè la finestra sul muso. I vicini se lo mostravano con un sorriso, o con un moto del capo, quando passava il bersagliere. Il marito di Lola era in giro per le fiere con le sue mule.
— Domenica voglio andare a confessarmi, chè stanotte ho sognato dell’uva nera, disse Lola.
— Lascia stare! lascia stare! supplicava Turiddu.
— No, ora che s’avvicina la Pasqua, mio marito lo vorrebbe sapere il perchè non sono andata a confessarmi.