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cavalleria rusticana | 133 |
sta per venire, e non vorrei farmi trovare nel cortile.
Il babbo cominciava a torcere il muso, ma la ragazza fingeva di non accorgersi, poichè la nappa del berretto del bersagliere gli aveva fatto il solletico dentro il cuore, e le ballava sempre dinanzi gli occhi. Come il babbo mise Turiddu fuori dell’uscio, la figliuola gli aprì la finestra, e stava a chiacchierare con lui tutta la sera, che tutto il vicinato non parlava d’altro.
— Per te impazzisco, diceva Turiddu, e perdo il sonno e l’appetito.
— Chiacchiere.
— Vorrei essere il figlio di Vittorio Emanuele per sposarti!
— Chiacchiere.
— Per la Madonna che ti mangerei come il pane!
— Chiacchiere!
— Ah! sull’onor mio!
— Ah! mamma mia!