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gloriosa donna di cui pianger solete. Ma quanto far potete, fate, 732[732 che io la vi rammenterò molto B.P.S.] che io la vi pur rimembro molto spesso, maladetti occhi; che mai se non dopo la morte non dovrebbero le vostre lagrime 733[733 essere ristate B.P.S.] aver ristato. E quando così avea detto fra me medesimo 734[734 agli occhi miei, li sospiri P.] a' miei occhi e1 li sospiri mi assaliano grandissimi, ed angosciosi. Ed acciocché questa battaglia che io avea meco 735[735 non rimanesse non saputa B.S.non rimanesse saputa P.] rimanesse saputa2 pur dal misero che la sentia, proposi di fare un Sonetto, e di comprendere in esso questa orribile condizione, 736[736 e dissi questo Sonetto che dice B.P.S.] e dissi questo: *

L’amaro lagrimar che voi faceste,
     Occhi miei, cosi lunga stagione
     737[737 Facean meravigliar B.S. Facea meravigliar P.RA.3] Faceva lagrimar l'altre persone
     De la pietade, come voi vedeste.
Ora mi par che voi l'obbliereste,
     S’io fossi dal mio lato si fellone
     Ch’io non ven disturbassi ogni cagione,
     Membrandovi colei cui voi piangeste.
La vostra vanità mi fa pensare,
     738[738 E.spaventami B.P.S.] E spaventomi si ch’io temo forte

* Il Sonetto ha due parti; nella prima parlo agli occhi miei siccome parlava lo mio core 739[739 in me medesimo B.P.] medesimo: nella seconda 740[740 commovo alcuna dubitazione B. rimovo alcuna dubitazione P.] mi movo ad alcuna dubitazione, manifestando 741[741 chi è che cosi che parla B.P.]: chi, o che cosa parla. Comincia questa parte quivi: Così dice. 742[742 Potrebbe bene questa parte] Potrebbe ancor ricevere più divisioni, ma sarebbe indarno, perché è manifesto per la 743[743 precedente B.P.] precedente ragione.

  1. Il Biscioni mette un punto e virgola prima di questo e; ma noi l’omnettiamo, intendendo e per ancora, come spesso si usò et per etiam dai Latini.
  2. pur dal misero, cioè all'infuori del misero. Che altri Sapessero questa battaglia, oltre Dante che la sentiva in se. Latinismo non insolito a Dante che sostiene la nostra lezione e quella del Biscioni.
  3. Sembra da preferirsi la lezione del n. cod. convenendosi alla pietà molto meglio il lagrimare che non la maraviglia.