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che di simile colore 722[722 mi mostrava tuttavia B.P.S.] mi si mostrava. E certo molte volte non potendo lagrimare nè disfogare la mia tristizia, io andava per vedere questa pietosa donna, la quale parea che tirasse le lagrime fuori delli miei occhi per la sua vista. E però mi venne anche volontade di dire parole, parlando a lei; e dissi questo Sonetto: *
Color d’amore; e di pietà sembianti
Non preser mai cosi mirabilmente
Viso di donna per veder sovente
Occhi gentili, e dolorosi pianti;
Come lo vostro; qualora davanti
723[723 Vedetevi B.P.RA.S.] Vedete la mia labbia dolente,
Si che per voi mi vien cosa alla mente,
Ch’io temo forte, non lo cor si schianti.
Io non posso tener gli occhi distrutti.
Che non riguardin voi 724[724 spesse fiale B.P.S.] molte fiate
725[725 Pel B.P.S.] Per desiderio di pianger ch’elli hanno,
E voi 726[726 crescete B.P.S.] cresceste si lor volontate
Che della voglia 727[727 si consuman B.P.S.] si consumai tutti,
Ma lagrimar dinanzi a voi non sanno.
Io venni a tanto per la vista di questa donna che li miei occhi 728[728 si cominciarono a dilettar troppo B.P.S.] s’incominciaro troppo a dilettare di vederla, onde molte volte me ne cruciava ed avevamene per vile assai: e più volte bestemmiava la vanità degli occhi miei, e diceva loro nel mio pensiero: Or voi solevate far piangere 729[729 chi B.P.S.] a chi vedea la vostra dolorosa condizione, ed ora pare che vogliate dimenticarlo per questa donna che vi mira: 730[730 che non mira voi se non in quanto che B.P.S.] che non vi mira se non è in quanto le pesa della
* 731[731 Questo Sonetto è chiaro e però nol divido B.P.1] È piano senza dividerlo per la sua precedente ragione.
- ↑ Nell’edd. B. P. questa noia si legge posposta al Sonetto; il che è contrario alla dichiarazione dell'autore pag. 56.