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Voi udirete 673[673 lor chiamar B.P.RA.S.] lo chiamar sovente
La mia donna gentil che sen è gita
Al secol degno della sua virtute;
E dispregiar talora questa vita
In persona dell'anima dolente
Abbandonata da la sua salute.
Poichè detto ebbi questo Sonetto pensando chi questo era cui lo ’ntendeva 674[674 di mandare B.P.S.] dare quasi come per lui fatto, vidi che povero mi pareva lo servigio e nudo a cosi distretta persona 675[675 di questa leggiadra S.] di questa gloriosa. E 676[676 però.anzi ch'io gli dessi il soprascritto B.P.] però innanzi ch’io le dessi dessi questo Sonetto dissi due stanze d'una Canzone, l'una per costui veracemente, e l'altra per me; avvegnacchè paja l’una e l’altra per una persona detta a chi non guarda sottilmente. Ma chi sottilmente le mira vede bene che diverse persone parlano; 677[677 in ciò che B.P.S.] acciocchè l'una non chiama sua donna costei, e l'altra si, come appare manifestamente. Questa Canzone e questo Sonetto li diedi dicendo io che per lui solo fatto l'avea.
Quantunque volte, lasso, mi rimembra
* La Canzone comincia: Quantunque volte, ed ha due parti. Nella prima si lamenta questo mio 678[678 amico caro e distretto B.P.] caro, distretto a lei; nella seconda mi lamento io, cioè nell’altra stanza che comincia: E si raccoglie. E cosi appare che in questa Canzone si lamentano due persone; 679[679 l'una .....a l'altra B.P.] l'uno si lamenta come 680[680 fratello B.P.] frate, l’altro come 681[681 servitore B.P.] servo.