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della nuova materia che appresso viene. E se alcuno volesse me riprendere di ciò che non scrivo qui le parole che seguitano a quelle allegate, scusomene, perocchè lo intendimento mio non fu da principio di scrivere altro che per volgare: onde conciossiacosachè le parole che seguitano a quelle che sono allegate sieno tutte latine, sarebbe fuori del mio intendimento se io le scrivessi; e simile intenzione so che ebbe questo 634[634 mio primo amico a cui ciò Scrivo.cioè B.P.S] mio amico, a cui io scrivo,: cioè ch'io gli scrivessi solamente volgare. Poichè gli occhi miei ebbero per alquanto tempo lagrimato, e tanto affaticati erano 635[635 ch’io non poteva sfogare le mia tristisia B.P.S.] che non tevano disfogare la loro tristizia, pensai 636[636 di volerla sfogare B.P.S.] disfogarla con alquante parole dolorose; 637[637 e però proposi B.P.S.] e pensai di fare una Canzone nella quale piangendo ragionassi di lei, per cui tanto dolore era fatto distruggitore dell'anima mia: e cominciai allora.
* Acciocché questa Canzone 638[638 paja rimanere B.P.] rimanga vieppiù vedova dopo il suo fine, la dividerò prima che io la scriva; e cotal modo terrò da qui innanzi. Io dico che questa cattivella canzone ha tre parti. La prima è proemio: nella seconda ragiono di lei: nella terza parlo alla canzone pietosamente. La seconda comincia quivi: 639[639 Ita n'è Beatrice B.P.] Ita sen'è Beatrice. La terza quivi: Pietosa mia Canzone. La prima si divide in tre. Nella prima dico 640[640 che mi move a dire B.P.] perché mi movo a dire: nella seconda dico a cui voglio dire: nella terza dico di cui voglio dire. La seconda comincia quivi: E perché mi ricorda. La terza quivi: E dicerò. Poscia quando dico: 641[641 Ita n'è Beatrice B.P.]: Ita se n’è Beatrice, ragiono di lei, e intorno a ciò fo due parti. Prima dico la cagione perchè tolta ne fu; appresso dico siccome altri Piange della sua partita, e comincia quivi questa parte: Partissi della sua. Questa parte si divide in tre: nella prima dico chi non la piange; nella seconda dico chi la piange; nella terza dico 642[642 la mia condizione B.P.] della mia condizione. La seconda comincia quivi: M'avvien tristizia e doglia. La terza: dannomi angoscia. Poscia quando dico: Pietosa mia Conzone, parlo a questa mia Canzone disegnandole a quali donne sen vada, e steasi con loro.