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     Guardando in quella parte 552[552 onde B.P.S. ond'ei RA.] ove venia,
Io vidi monna Vanna e 553[553 mona B.554 in ver lo loco la ov'io era B.P.RA.S.] monna Bice
     Venire 554 in verso il loco dov’io era,
     L'una appresso dell'altra meraviglia.
E 555[555 siccome B.P.S.] si, come la mente mi ridice,
     Amor mi disse: Questa è Primavera,
     E quella ha nome Amor; sì mi somiglia. *

Potrebbe qui dubitar persona degna 556[556 di dichiararli B.P.] di dichiararle ogni dubitazione, e dubitar potrebbe di ciò ch'io dico d'Amore, come se fosse una cosa per se, e non solamente intelligenza1, ma come sostanza corporale. La qual cosa, secondo la verità, è falsa: ché Amore non è per se siccome sostanza, ma è un accidente in sostanza. E che io dica di lui come se fosse corpo, ancora come se fosse uomo, appare per tre cose che io dico di lui. Dico che'l vidi 557[557 venire B.P.] di lungi venire, onde, con ciò sia cosa che venire dica moto locale, (e localmente mobile per se, secondo il Filosofo, sia solamente corpo ) appare che io ponga Amore esser corpo. Dico anche di lui che rideva, ed anche che parlava, le quali

* Questo Sonetto ha molte parti; la prima delle quali 558[558 è come B.P.] dice come io mi sentii svegliare lo tremore usato nel core, e come parve che Amore m’apparisse allegro 559[559 nel mio core da lunga parte B.P.] da lunga parte. Nella seconda dico come parve che Amore mi dicesse nel core, e qual mi parea. La terza dice come, poi che questo fu alquanto stato meco, cotali io vidi, e udii certe cose. La seconda parte comincia quivi: Dicendo: or pensa pur di farmi, 560[560 La terza parte si divide in due P.] La terza E poco stando. La terza si divide in due parti: nella prima dico quello ch'io vidi, nella seconda dico quello che io udii, e comincia quivi: Amor mi disse.

  1. Nel n. cod. sostanza intelligenza. Sopprimendo il primo di questi sostantivi noi otteniamo una lezione pili giusta di quella che abbiano le altre edd.