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     Allor lasciai la nova fantasia,
     Chiamando il nome della donna mia.
Era la voce mia si dolorosa,
     E rotta si dall'angoscia,498[498 del pianto B.P.] e dal pianto,1
     Ch’io solo intesi il nome nel mio core;
     E con tutta la vista vergognosa
     Ch'era nel viso mio giunta cotanto,
     Mi fece verso lor volgere Amore:
     499[499 Egli era BP.RA.S.] Ed era tale a veder mio colore
     Che facea ragionar di morte altrui.
     Deh! 500[500 confortiam B.P.RA.S.] consoliam costui:
     E dicevan sovente:
     Che vedestù 502[502 che tu non hai B.P.RAS.] che non hai valore?
     E quando un poco confortato fui,
     Io dissi: Donne dicerollo a vui.
Mentre 503[503 io pensava la mia fragil vita B.RA.S.] pensava la mia frale vita,
     E vedea ‘l suo durar com’è leggero,
     Piansemi Amor nel cor 504[504 dove B.P.S.] ove dimora;
     Perché l'anima mia fu si smarrita
     Che sospirando dicea nel pensiero:
     Ben converrà che la mia donna mora.
     Io presi tanto smarrimento allora,
     Che chiusi gli occhi vilmente gravati;
     505[505 E furon B.P.S.furo RA.] Ed eran si smagati
     Li spirti miei, che ciascun giva errando,
     E 506[506 poscia B.P.RA.S.] poi imaginando
     Di conoscenza, e di verità fuora,
     Visi di donne 507[507 m'apparver B.P.RA.S.] mi parver crucciati
     Che mi dicean pur: 508[508 se'morto: pur morrati B.P.] morra'ti, morra'ti.
Poi vidi cose dubitose 509[509 molto B.P.S.] molte2
     Nel vano imaginar ov'io entrai;
     Ed esser mi parea non so 510[510 in qual B.P.RA.S.] in che loco,
     E veder donne andar per via disciolte,
     Qual lagrimando, e qual traendo guai,

  1. E' sicura questa lezione che concorda coll'ed S. e RA. Il pianto è sfogo dell'angoscia.
  2. Cosi deve leggersi col nostro testo per rimare col quarto verso, della stanza.