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Negli occhi porta la mia donna Amore;
Per che si fa gentil ciò ch’ella mira:
Ov'ella passa ogni uom ver lei si gira,
E cui saluta fa tremar lo core.
Si che bassando il viso tutto smore,
389[389 Ed ogni suo difetto B.P.RA.S.] E d’ogni suo difetto allor sospira1:
Fugge davanti a lei superbia, ed ira.
390[390 Aiutatemi donne.B.P.RA.S.] Aiutatemi voi, donne, a farle onore.
Ogni dolcezza, ogni Pensiero umile
Nasce nel core a chi parlar la sente;
Ond’è 391[391 laudato B.P.RA.S.] beato2 chi prima la vide.
Quel ch’ella par quando un poco sorride
Non si può dicer, nè tenere a mente,
Si è nuovo miracolo e gentile. *
* Questo Sonetto ha tre parti. Nella prima dico siccome questa donna riduce in atto questa potenza secondo la nobilissima parte de'suoi occhi; e nella terza dico questo medesimo, secondo la nobilissima parte della sua bocca. E intra queste due parti 392[392 ha una B.P.] si è una particella che è quasi domandatrice di ajuto alle 393[393 alle parti dinanzi e alle seguenti B.P.] procedenti3 parti, e comincia quivi: Aiutatemi voi, donne. La
- ↑ Fuor di dubbio sospirare qui deve intendersi in significato di pentirsi, aver dolore, perché non potrebbe stare nè per desiderare, nè per mandar sospiri, che sono i soli due sensi, i quali assegna il Vocabolario a questo verbo. La nostra lezione pertanto nella quale è usato col secondo caso, è chiarissima e può esemplificare questo modo da aggiungersi al Vocabolario medesimo.
- ↑ Per questa nostra lesione diviene positivo il senso di questo concetto, che nelle altre edd. è inconcludente,
- ↑ La nostra lezione è più ragionevole, perché spiega corte il poeta domandi aiuto per quello che vuole ancor dire di Beatrice. E fuor d'ogni ragione domandare aiuto per quello, che si è già detto.