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BELLINI 57
Le lagune, nel raggio lunare,

Dell'alma i sussurri e le nenie
Che cullano il casto pensiero,
Le frementi parole dell'ira,
Il geloso furor che delira,
A te io concedo nei palpiti

D'un eterno ineffabil Mistero.


LA FAMA


Or lieta alla terra t'annunzio

Inneggiando di lieto clamore;
Lontan spireranno per l'aure
I tuoi flauti di dolce dolore;
I lauri che intorno t'olezzano
Muterò nelle palme perenni.
Di canore tragedie custode
Io t'esalto, o fanciullo, di lode.
Fra l'ardue vicende dei secoli

Sarò teco nell'ore solenni.


TUTTI


Già il bel chiaror rischiara il cielo mattutino;
L'itala tua contrada s'allegra, o Cherubino;