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14 c. reina
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Nella sera del 14 Febbraio 1829 i Milanesi vollero riudire le armonie del Bellini nello stesso teatro, non già con l’opera stessa. La Straniera, ancora più ricca di pregi, più li commosse alle lagrime. Il canto festoso dei rematori su lago solcato da navicelle illuminate apre il dramma nel mistero che circonda Alaide, e nell’amore disperato di Arturo; il coro sospettoso dei cacciatori e dei delatori, il duello tra Valdeburgo e Arturo il sacrificio di Alaide, la imprecazione che dà fine al dramma, rinnovarono più fervidi entusiasmi.

Sorgi per poco, o Bellini, dal sepolcro; ridici adesso le stesse confidenti e sincere parole con che allora annunziasti ai tuoi l’inaspettato trionfo. Ora nella tua modestia la tua esultanza è più gradito, il presagio felice diventò la tua Gloria.

«Mio caro zio. — La mia «Straniera» è andata in iscena sabato 14 corrente, ed io non trovo parole come descriverle l’incontro, che non si può chiamare «furore», «andare alle stelle», «fanatismo», «entusiasmo», no, nessuna di queste