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villa d'este.


Villa d'Este a Cernobbio


arebbe ozioso ricordare la grande fortuna dei Gallii, la potente famiglia che ebbe il maggior lustro del Cardinale Tolomeo ed intrecciò la sua storia a quella del lago di Como. Lungo tutte le rive del Lario sorgono le grandiose costruzioni dovute al fasto di casa Gallio. Celebre è fra tutte quelle di Gravedona; seguono non indecorosamente Balbiano, che fu poi del Cardinal Durini e la Villa al Garrovo.

Tra il piano ove, sino a pochissimi anni or sono, s'impaludava la Breggia ed il promontorio che chiude il bacino verso Moltrasio ed accolse la villa Muggiasca, chiamata Pizzo, fu edificato, in riva al lago, il Palazzo Gallio. Quando l'Amoretti scrisse il “Viaggio da Milano ai tre laghi„ (Milano, Galeazzi, 1794) la villa era già passata in proprietà del Marchese Calderara, altra delle famiglie in fiore su quelle rive.

La Marchesa Calderara passò poi a seconde nozze col Generale Domenico Pino, valoroso duce delle schiere italiane nelle grandi guerre napoleoniche. La Contessa Pino, nel luglio 1815 vendette per 150.000 lire la villa del Garrovo alla Principessa Carolina di Galles. La bizzarra e sventurata consorte del reggente d'Inghilterra aveva allora iniziato le sue lunghe peregrinazioni che, nel corso di cinque anni, la ricondussero di preferenza in Italia. La villa fu ribattezzata col nome di Este spettante alla casa d'Hannover allora sul trono d'Inghilterra e che derivava


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