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villa melzi a bellagio

poco celebrato perchè poco noto, questo frammento del grande scultore non è certo indegno di chi diede vita al Mosè, al David e alla Notte.

dante e beatrice – gruppo di marmo nel giardino.

Nella stessa sala dove il grande cinquecentista fissa l'occhio potente sui rari, ma eletti visitatori, non possiamo passare sotto silenzio i due schizzi di Van Dyck per il ritratto di Anton Giulio Brignole e di sua moglie, quella che la leggenda vuole egli abbia romanticamente amato fino al punto di fuggire una notte col ritratto di lei, non potendo posseder lei medesima. E quale delizioso capriccio pittorico è il moretto di Rubens!

Pochi tocchi di pennello, una fuggevole ispirazione piena di bizzarro realismo, nel quale si rivela ancora una volta la ricchezza di motivi del grande fiammingo.

A mezzo del grandioso viale nel giardino si può contemplare il marmoreo gruppo di Dante e Beatrice del Comolli, ove Beatrice sì lieta come bella conforta il massimo dei poeti italiani. Il globo su cui posa l'eletta donna rappresenta il ciclo di Marte; l'aquila che dietro le siede è quella veduta dal poeta nel sesto ciclo e figura la trionfale insegna del romano impero. La figura di Dante sente un po' del tozzo; ma quella di Beatrice è piena di voluttà, di affetto e di celestiale sicurezza.

Non è nostro compito di fare qui un elenco delle opere d'arte. Noi vogliamo solo ricordare quegli oggetti che sono l'anima di una casa, e perciò dobbiamo passare sotto silenzio molte cose di rara bellezza che vi lasciarono scultori come Ca-


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