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RAMÒRVASI. — ATTO V. 73 Manàvaco. Urvàsi. Pururàvasa. Ajùs. Pururàvasa. Ciambellano. Pururàvasa. Purur. (guardando in] aria). Congiunte insiem son triste e lieta sorte I Pur, del re degli Dei segui il volere. Oh me infelice ! Oh morte ! Appena il figlio mio Qui cosi prode ritornar ved’ io Alili sono in Ciclo a ritornar costretta! Tu mi darai licenza Ah no, diletta! Non dir chc di lasciarti io m’accontenti; , Chfc Tesser schiavo dell’altrui potere Fa si chc ognuno i suoi desiri annienti, Dunque, del tuo signor segui il volere; Ma re quest’oggi il mio figliuol diventi : H mentre al regno ei volgerà il pcnsiere, 10 mi trarrò, solingo, al bosco in seno D'agili torme di gazzelle pieno ! Non voler, padre, ad un torello imporre Un giogo, che sul collo D’esperto bue s’impone. Non c cosi, figliuolo I Fra gli altri eletto il giovine elefante, Tien, più chc un vecchio, i suoi soggetti in freno; E più vivo talor, più penetrante Di tenerella biscia è il reo veleno ; Avvien cosi del giovine regnante Che a custodir sue terre attende appieno: Del governo ci fa nell’ardua cura Esperti non l’età, ma la natura. Nobil Talavio Sire, Io sono al tuo comando. Tosto al Regio Consiglio or vanne a dire Ch’io vo* che il mio figliuol sia consacrato (i7 Ciambellano con tritila va via ; tuttiin atto di sconforto) Da chi viene un tal lampo ? (osservando distintamente) Nirado Venerando! Qual lidia pietra di lontan s’accende 11 ciuffo di sue chiome in oro tinto ; Ha da candide intorno aurate bende Qual da raggi lunari il corpo avvinto ; Fulgor di giovinezza in lui risplende Che par di fiori e vaghi frutti cinto; Che par di Cilpa un ramo d’oro adorno Chc i suoi novi germogli àgiti intorno. Presto, il dono ospitale! io