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1° VICRAMÒRVASI. — ATTO UI. Urvàsi (tra li). Pururàvasa (tra Citralèca. Urvàsi (perplessa). Pururàvasa. Manàvaco. Pururàvasa. Urvàsi. Citralèca. Pururàvasa. Urvàsi (a Gtraltca). Manàvaco. Potesse almen compire Quest’oggi ii suo desire! Alfine, di soppiatto, in questo loco De’ suoi sonagli i tintinnii lontani Deh ch’io dapprima intenda ! Poi da tergo movendo a poco a poco, Mi faccia agli occhi benda Con le tènere palme di sue mani. Oh ch’ella alfin rivolta a questa via, Per pudore indugiando in suo animino, A passo a passo ricondotta sia Dall’accorta compagna a me vicino! (dall'altra parte della scena) Su, vanne, amica; il suo desire adempì. l'arò il giochetto? (venemlo alle spalle del re, gli capre gli ticchi con [le inani; Cstralèct si dd a conoscere a Manàvaco). Oh che? Sarà mai questa La vaga ninfa nata Dalla coscia di Nara? Oh ! Come hai fatto A indovinarlo? E come Discerner non potrei l’amata Urvàsi? Lieve discesa agli occhi miei dinnanti Qual altra man potea In me destar così gentil tremore? Non s’avviva del sole ai saettanti Raggi il fior di ninfea Come fa della luna al mite albore. Ahimè! Queste mie mani Col diamante, ìnver, sembrati saldate, Ch’io più da gli occhi suoi non so ritrarle! (con gli occhi socchiusi, [ritraendo le mani dagli occhi del re, retta trepidante ; avanzandosi alquanto) Evviva, evviva il sire ! Fortuna a te per si leggiadro amante! Secondo le mie brame or tutto avviene..... In dono a me concesso Ei fu dalla regina, ed or di lui Io prenderò possesso. Son indiscreta forse? Ohi come mai, Mentre qui siete, qui non splende il sole? VICRAMÒRVASI. —