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4 occasione di meditarsi quest'opera

nuova. Appena ritornato di Francia, io ne lessi il libro con sommo piacere, e mi riuscirono le scoverte critiche, istoriche e morali non meno nuove che istruttive. Alcuni vogliono intraprenderne la ristampa ed imprimerlo in carattere più comodo ed in forma più acconcia. Il padre Lodoli aveva questo disegno, e mi disse d’averne a V. S. scritto per supplicarla ad aggiugnervi altre dissertazioni sulla stessa materia o illustrazioni de’ capitoli del libro stesso. Il signor conte di Porcia mandò allo stesso padre Lodoli la Vita ch’Ella di sa stessa compose e contiene varie erudizioni spettanti al progresso del suo sistema istorico e critico. Quest’edizione è molto desiderata; e molti Francesi, a’ quali ho data una compendiosa idea del libro istesso, la chiedono con premura.

Quindi, noi tanto più ci sentimmo stimolati a scrivere delle note e commenti a quest’opera. E, nel tempo che noi vi travagliavamo, che durò presso a due anni1, prima2 avvenne che il signor conte di Porcia, in una occasione, la qual non fa qui mestieri narrare, ci scrisse ch’esso voleva stampar un suo Progetto a’ signori letterati d’Italia3 più distinti per l’opere date alla luce delle stampe o più chiari per rinomea d’erudizione e dottrina, di scriver essi le loro vite letterarie sopra una tal sua idea, con la quale se ne promuovesse un altro metodo più accertato e più efficace da profittare nel corso de’ suoi studi la gioventù, e di volervi aggiugnere la nostra per saggio, che noi gli avevamo di già mandata; perchè, delle molte che già glien’erano pervenute in potere, questa sembravagli come di getto caduta sulla forma del suo disegno. Quindi io, il quale avea creduto ch’esso la stampasse con le Vite di tutti, ed, in mandandagliela, aveva professato che mi recava a sommo onore d’esser l’ultimo di tutti in si gloriosa raccolta, mi diedi a tutto potere a scongiurarlo che no ’l facesse a niun patto del mondo, perchè né esso conseguirebbe il suo fine, ed io, senza mia colpa,



  1. In realtà, meno di un anno. Si veda p. 7, n. 2.
  2. Prima ancora, cioè, che lo invitasse a fare ristampare a Venezia la SN1, come si può scorgere dalla lettera avanti riferita.
  3. Il Progetto ai letterati d’Italia per scrivere le loro vite, che si legge alle pp. 127-43 del primo tomo della Raccolta di opuscoli scientifici e filologici di Angelo Calogerà (In Venezia, Appresso Cristofaro Zane. 1728); in cui, alle pp. 145-256, venne pubbl. la prima volta l'Autobiogr. del V. Cfr. Croce, p. 7.