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OCCASIONE DI MEDITARSI QUEST’OPERA



Dopo tre anni ch’avevamo noi dato fuori dalle stampe di Napoli i Principii della Scienza nuova dintorno alla comune natura delle nazioni1, risapemmo che nella posta, la qual non sogliamo frequentare, erano lettere a noi indiritte. Di queste una fu del padre Carlo Lodoli2, de’ Minori osservanti, teologo della serenissima Repubblica di Venezia, che ci aveva scritto in data de’ 15 di gennaio 1728; la qual si era nella posta trattenuta presso a sette ordinari. Con tal lettera, egli c’invita alla ristampa di cotal libro in Venezia, nel seguente tenore:

Qui, in Venezia, con indicibil applauso corre per le mani de’ valentuomini il di lei profondissimo libro de’ Principii d’una Scienza nuova dintorno alla natura delle nazioni ; e, più che ’l van leggendo, più entrano in ammirazione e stima della vostra mente, che l’ha composto. Con le lodi e col discorso andandosi sempre più diffondendo la fama, viene più ricercato, e, non trovandosene per città, se ne fa venire da Napoli qualch’esemplare; ma, riuscendo ciò troppo incomodo per la lontananza, son entrati in deliberazione alcuni di farla ristampar in Venezia. Concorrendo ancor io con tal parere, mi è parso proprio di prenderne innanzi lingua da V. S., che è l’autore, prima per sapere se questo le fosse a grado, poi per veder ancora se avesse alcuna cosa d’aggiungere o da mutare, e se compiacer si volesse benignamente comunicarmelo.

Avvalorò il padre cotal sua richiesta con altra acclusa alla sua del signor abate Antonio Conti, nobile veneto, gran metafisico e



  1. Ossia la SN1.
  2. Francesco Carlo dei conti Lodoli, n. a Venezia il 18 nov. 1690, m. a Padova il 27 ott. 1761. Varie notizie biobibliografiche, in Villarosa, I, p. 231; II, p. 379 sg.