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lxx | introduzione dell’editore |
4°) Un brano si trova in SN2 (o in CMA1, CMA2, CMA3 o CMA3*), con giunte in una o più redazioni successive. Abbiamo intercalate le giunte ai luoghi rispettivi, facendole precedere dalla sigla corrispondente alla redazione da cui son tolte, e seguire dalla sigla SN2 (o CMA1, CMA2 ecc.) per indicare la ripresa del primitivo testo.
5°) Un brano si trova in SN2 (o CMA1, CMA2 ecc.), con modificazioni in redazioni posteriori. — Qui bisogna
distinguere tra a) mutamenti veri e propri di pensiero,
b) e ampliamenti o raccorciamenti. Nel primo caso abbiamo
data la forma più antica, aggiungendo subito dopo, tra parentesi quadre, la modificazione o le modificazioni
posteriori; nel secondo, abbiamo scelto di regola la forma
più ampia.
6°) Un brano è identico in due o più redazioni (caso
che si verifica soltanto a cominciare da CMA1). Lo abbiamo dato con la sigla corrispondente alla redazione
più antica.
7°) Un brano di SN2 o di qualche altra redazione è, non già propriamente soppresso in SN3, ma semplicemente anticipato o posposto o frantumato qua e là. — Non lo abbiamo riferito, ma ci siamo limitati a render conto, tra parentesi quadre, dell’anticipazione, posposizione o frantumamento.
Queste le combinazioni che si sono presentate più di frequente e per le quali ci è parso necessario di dare in principio gli opportuni chiarimenti: per altri casi più rari, abbiamo aggiunte di volta in volta, tra parentesi quadre, ai luoghi rispettivi, le convenienti spiegazioni. Ultima avvertenza che ci resti qui da fare è che, quando si trattava di interi capitoli soppressi, abbiamo creduto utile, anziché di relegarli a pie di pagina insieme con l’altra massa di varianti, d’incorporarli al testo; aggiungendo, per altro, accanto al numero d’ordine del capitolo, la sigla corri-