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IV. di questa edizione lxix

era sempre quello adottato dal Ferrari: dare, cioè, i singoli brani a pie di pagina, a guisa di varianti. Perchè non avvenissero confusioni, abbiamo stampate queste varianti in carattere intermedio fra quelli adoperati pel testo e per le note propriamente dette, contraddistinguendole con lettere alfabetiche progressive: la prima parola di ciascuna di esse si attacca a quella che precede immediatamente il relativo segno di richiamo nel testo; le ultime, stampate in «corsivo», corrispondono a quelle identiche del testo (che talvolta si trovano una o più pagine dopo), cui bisogna riattaccarsi per proseguire nella lettura.

E quasi inutile avvertire che, dovendo noi riferire di cinque, o meglio (calcolando anche gli esemplari postillati della SN2 e CMA3*) di sette redazioni, le combinazioni che ci si sono presentate sono state varie, e non sempre di facile risoluzione.

1°) Un brano (sottintendiamo sempre «soppresso o mutato sostanzialmente in SN3») si trova in SN2 o in CMA1, CMA2, ecc., senza giunte o correzioni importanti nelle redazioni successive. — Lo abbiamo riferito tal quale, senza aggiungere nessuna speciale sigla per indicarne la provenienza, quando esso apparteneva alla SN2; o ponendo a principio tra parentesi quadre la sigla relativa, se era tratto da CMA1, CMA2 e via dicendo.

2°) Un brano si trova, come sopra, in SN2, con correzioni semplicemente formali o piccole giunte negli esemplari postulati. — Abbiamo tenuto conto di queste giunterelle e correzioni, senza avvertirne di volta in volta il lettore, perchè ciò ricorre quasi in ogni variante.

3°) Un brano si trova in SN2, ma è parzialmente o totalmente cancellato negli esemplari postillati. — Lo abbiamo riprodotto integro, avvertendo della totale o parziale cancellazione tra parentesi quadre.