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xlii | introduzione dell'editore |
confronto con quella che immediatamente le precede, appare da un lato più piena e dall’altro più monca. Vale a dire, se vi sono parecchi brani che in quella mancavano, e altri ricompariscono o accresciuti o inalterati o riassunti, vengono soppressi poi non pochi dei capitoli o passi in quella aggiunti1. Abolito, per esempio, è il capitolo contro Cartesio, Spinoza e Locke; abolito quello
- ↑ Dei nuovi capitoli elencati a p. xxxix, nota 1, restano soltanto iii-viii e xiii-xiv.
Seguono poi questi
Avvisi allo stampatore
«L’opera si stampi in quarto foglio d’antico comune. «Porti l’antiprincipio ovvero l’occhio, e sia questo: SCIENZA NUOVA. «All’occhio siegue la figura, la qual è d’essenza del libro. «Il titolo dell’opera sia il seguente nella pagina appresso: Principii | d’una scienza nuova | d’intorno | alla comune natura delle nazioni | in questa terza impressione | più corretta | migliorata | ed in un gran numero di luoghi | notabilmente accresciuta». Nei ff. 2a-68a sono comprese le giunte e correzioni. — A f. 68a: «Il fine delle correzioni, miglioramenti ed aggiunte». E poi: «Gli tre luoghi della Scienza nuova prima, i quali si devono qui rapportare dello stesso carattere del quale sono stati in quella stampati, sono i seguenti: [si indicano]». E ancora: «I Ragionamenti [i quali per altro non sono trascritti] si stampino del carattere del quale sono stampati i libri De uno universi iuris principio ecc.». — Per altri scritti vichiani contenuti in questo cod. [che indico con la sigla CMA4] si veda Croce, Bibliogr., p. 24. Da esso è pubblicatala Lettera ed altri pezzi inediti del ch. Giambattista Vico, tratti da un ms. esistente nella real biblioteca borbonica e pubblicati dal canonico Antonio Giordano, bibliotecario della medesima. Aggiuntavi l'Orazione e l’ode composta per la morte di Angiola Cimmini marchesana della Petrella. All’amatissimo sig. cav. don Michele Arditi etc. etc. etc. Napoli, dai torchi di Vincenzo Giovannitti, 1818 (in &> di pp. 125 4+2 inn.). I «pezzi inediti» si riducono al brano aggiunto all'Occasione di meditarsi quest'opera e all’altro relativo alla Tavola d’indici.