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ORIGINI DELLE LINGUE E DELLE LETTERE 281

fici. Nell’Indie occidentali (a) ^ i Messicani furono ritruovati scriver per geroglifici, e Giovanni di Laet nella sua Descrizione della Nuova Indiai descrive i geroglifici degl’Indiani essere diversi capi d’animali, piante, fiori, frutte, e per gli loro ceppi distinguere le famiglie; ch’è lo stesso uso appunto e’ hanno l’armi gentilizie nel mondo nostro. Neil’Indie orientali i Chinesi tuttavia scrivono per geroglifici 3.

Cosi è sventata cotal boria de’ dotti che vennero appresso (che tanto non osò gonfiare quella de’ boriosissimi Egizi): che gli altri sappienti del mondo avessero appreso da essi di nascondere la loro sapienza riposta sotto de’ geroglifici (&).

Posti tali principii di Logica poetica e dileguata tal boria de’ dotti, ritorniamo alle tre lingue degli Egizi. Nella prima delle quali, ch’è quella degli dèi, come si è avvisato nelle Degnità *, per gli Greci vi conviene Omero, che in cinque luoghi di tutti e due i suoi poemi (e) fa menzione d’una lingua più antica della sua, la qual è certamente lingua eroica, e la chiama «lingua degli

(a) fin a tre secoli fa nascoste a tutto l’antico mondo, i Messicani, ecc.

(6) Onde s’intenda con quanto di scienza scrissero Giamblico, De mysteriis e Valeriano, De hieroglyphicis jEgyptiorum! &. — Posti tali principii, ecc.

(e) osservati e riferiti da noi nelle Note al Diritto universale e qui indicati nelle Degnità 6, fa menzione.

1 L’autografo e il testo a stampa hanno propriamente «orientali», raa il trascorso di penna è evidente. «Occidentali» ha d’altronde SN^.

’^ Novùs orbis, seu Descriptio Indice Occidentalis, Libri XVIII, Authore Io ANNE DE Laet Antuerp., Novis tabulis geographicis et variis animantium, plantarum fructuumque iconibus illustrati (Lugd. Batav., Ap. Elzcvirios, 1633;, 1., e. 10, p. 241:

«Mexicani picturis quibusdam. velati hieroglyphicis notis, mentem suam satis

dextre exprimebant s.

  • Si veda più oltre, cap. V.
  • Degn. XXIX.

’ Hieroglyphica, sive de sacris Jigyptioruni aliorutnque gentiuni literis, Commentava IOANNIS PlERIl YaLERIANI BolZANII BellunenSlS, A (’(KLIO Curione ditobus libris aucti et tntiìtis imaginibus illustrati, Nunc rero custigatius quatn unquam editi, mendisque quamplurimis repurgati (Liigduni, Ap. Barth. Honoratum, MDLXXIX); e cfr. traduz. ital. di «varii et eccellenti leterati» (In Venezia,.ppresso Gio. Antonio e Giacomo de’ Franceschi, MDCII).

8 Si veda p. 167, n. 6.