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le nazioni sono naturalmente abborriti, né da talune furono praticati che nell’ultima loro correzione, come da’ Persiani {a).
Finalmente, quanto gran principio dell’umanità sieno le seppolture, s’immagini uno stato ferino nel quale restino inseppolti i cadaveri umani sopra la terra ad esser esca de’ corvi e cani; che certamente con questo bestiale costume dee andar di concerto quello d’esser iucolti i campi nonché disabitate le città, e che gli uomini a guisa di porci anderebbono a mangiar le ghiande, colte dentro il marciume de’ loro morti congionti. Onde a gran ragione le seppolture con quella espressione sublime: «foedera generis humani» ci furono diffinite e, con minor grandezza, «humanitatis commercia» ci furono descritte da Tacito i. Oltrecchè, questo é un placito nel quale certamente son convenute tutte le nazioni gentili: che l’anime restassero sopra la terra inquiete ed andassero errando intorno a’ loro corpi inseppolti, e ’n conseguenza che non muoiano co’ loro corpi, ma che sieno immortali. E che tale consentimento fusse ancora stato dell’antiche barbare, ce ne convincono (b) ì popoli di Guinea, come attesta Ugone Linschotano 2; di quei del Perù e del Messico, Acosta,
(a) [CMA*] E la ragione naturale si è perchè con tali concubiti si pianta sopra il piantato, e si, quanto è per essi, coloro che l’usano, non a propagare, vanno a restrignere e per ultimo a finire la generazione degli uomini.
(b) non già i Chinesi, gente umanissima, ma i popoli di Guinea, ecc.
1 TA.c.,Ann.,Yl, 19, dopo avere parlato della, «immensa strages» ordinata da Tiberio dei supposti complici di Seiano, e descritti i cadaveri galleggianti sul Tevere, soggiunge: «Interciderai sortis humance[= mortis] comm,ercium vi metus: quantumque saevitia glisceret m,iseratio acerbatur».
2 Cioè Giov. Ugo van Linschooten (1563-1611). Dal passo vichiano parrebbe che il nostro a. volesse alludere alla Desariptio totius Guinea tractus, Cangi, Angola et Monopatce, eorwnque locorum, quce e regione C. S. Augustini in Brasilia iacent, Proprietates Oceani, insularumque eiusdem, S. Thomce, S. Helenae, Ascensionis, eie, portuum, altitudinis, Syrtium, vadorum ac fundi, Mirce narrationes Navigationum Batavorum, cum interioris terree descriptione. Nec non diffusa explicatio in Tabulam cosmographicam Insulae S. Laureniii sive Madagascar, cum detectione Syrtium, scopulorum omnium, ac multitudinis insularum huiiis Indici maris, situsque terree firmce a Bonce Spei promontorio per Monomotapan, Zefalam usque ad Moasambicquani, ac mox supra Quiloam, Gorgam, Melindam, Amaram, Barn, Mugadoxo, Doaram, etc, usque ad Rubrum Mare (Hagfe Comitis, Ex off. Alberti Hen 12