Pagina:Vico - La scienza nuova, 1, 1911.djvu/227


degli elementi 131

Queste tre Degnità stabiliscono che ’l mondo de’ popoli dappertutto cominciò dalle religioni; che sarà il primo degli tre principii di questa Scienza.

xxxi

Ove i popoli son infieriti con le armi, talché non vi abbiano più luogo l’umane leggi, l’unico potente mezzo di ridurgli è la religione.

Questa Degnità stabilisce che nello stato eslege la Provvedenza divina diede principio a’ fieri e violenti di condursi all’umanità ed ordinarvi le nazioni, con risvegliar in essi un’idea confusa della divinità, ch’essi per la loro ignoranza attribuirono a cui ella non conveniva; e così, con lo spavento di tal immaginata divinità si cominciarono a rimettere in qualche ordine.

Tal principio di cose, tra i suoi fieri e violenti, non seppe vedere Tommaso Obbes1, perchè ne andò a truovar i principii errando col «caso» del suo Epicuro; onde con quanto magnanimo sforzo, con altrettanto infelice evento credette d’accrescere la greca filosofia di questa gran parte, della quale certamente aveva mancato (come riferisce Giorgio Paschio, De eruditis huius sceculi inventis (a)2 3, di considerar l’uomo in tutta la società del



  1. IL V. vuole alludere principalmente al seguente passo dell'Epistola dedicatoria Guilelmo comiti Devoniæ, premessa agli Elementa philosophica (in Opera philosophica latine scripta, ediz. Amstel., Blaev, 1668, I, in princ.): «Physica ergo res novitia est. Sed philosophia civilis multo adhuc magis, ut quoe antiquior non sit.... libro quem «De cive» ipse scripsi. Quid autem? Nulline erant philosophi apud Grcecos antiquos, ncque physici, ncque civiles? Fuere certe qui sic appellabantur, teste Luciano, a quo irrisi, testibus nonnullis civitatibus, unde edictis publicis scepius sunt expulsi. Sed non ob eam rem necesse est fuisse philosophiam». — Del qual passo, più che dall’opera dell’Hobbes direttamente, il V. doveva forse aver conoscenza mediante l'op. qui sotto cit. del Paschio, il quale con asprissime critiche lo trascrive a p. 193.
  2. (a) [CMA3] perchè quella aveva trattato solamente dell’uomo nella solitudine, nella famìglia, nella città, con la Morale, con l’Iconomica e con la Politica, non pensò mai all’uomo nella società di tutto il gener umano. Né Obbes, ecc. 2
  3. Georgii Paschii, Phil. D. Eiusdemque in Academia quse Kiloni Holsatorum est, Prof. Ord., De novis inventis, quorum accuratiori cultui facem proetulit anti- )