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idea dell’opera | 53 |
quale non convengano altre innumerabili d’altre spezie che tratta, con le quali fa acconcezza, e partitamente con ciascheduna, e con tutte insieme nel tutto; nello che unicamente consiste tutta la bellezza d’una perfetta Scienza. Perciò, se ti manca o questo o l’antecedente aiuto (e molto più entrambi) per leggerla, ti avverrà ciò che avviene a’ sordastri, i quali odono una o due corde più sonore del
gravicembalo con dispiacenza, perchè non odono le altre con le quali, toccate dalla mano maestra di musica, fanno dolce e grata armonia.
V. — Ella contiene tutte discoverte in gran parte diverse, e molte dello ’n tutto contrarie, all’oppenione che delle cose le quali qui si ragionano si è avuto finora. Talché ti bisogna d’una forte acutezza di mente, da non abbacinarsi al gran numero de’ nuovi lumi ch’ella dappertutto diffonde.
VI. — Di più, ella spiega idee tutte nuove nella loro spezie. Perciò ti priego a volertici avvezzare, con leggere almeno tre volte quest’opera.
VII. — Finalmente, per farti sentire il nerbo delle pruove, le quali col dilatarsi si debilitano, qui poco si dice e si lascia molto a pensare. E perciò ti bisogna meditare più addentro le cose e, col combinarle vieppiù, vederle in più ampia distesa, affinchè tu possa averne acquistato la facultà.