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idea dell’opera | 43 |
oppenioni che se ne sono finor avute. L’infelice cagione di tal effetto si osserverà ch’i filologi han creduto, nelle nazioni, esser nate prima le lingue, dappoi le lettere; quando (com’abbiamo qui leggiermente accennato e pienamente si pruoverà in questi libri) nacquero esse gemelle e caminarono del pari, in tutte e tre le loro spezie, le lettere con le lingue (a)1. E tai principii si rincontrano appuntino nelle cagioni della lingua latina, ritruovate nella Scienza nuova stampata la prima volta, — ch’è l’altro luogo degli tre onde di quel libro non ci pentiamo (b)2; — per le quali ragionate cagioni si sono fatte tante discoverte dell’istoria, governo e diritto romano antico (c)3, come in questi libri potrai, o leggitore, a mille pruove osservare. Al qual esemplo, gli eruditi delle lingue orientali, greca e, traile presenti, particolarmente della tedesca, ch’è lingua madre, potranno fare discoverte d’antichità fuori d’ogni loro e nostra aspettazione.
Principio di tal’origini e di lingue e di lettere si truova essere stato ch’i primi popoli della gentilità, per una dimostrata necessità di natura, furon poeti, i quali parlarono per caratteri poetici (d)4; la qual discoverta, ch’è la chiave maestra di questa Scienza, ci ha costo la ricerca ostinata di tutta la nostra vita
- ↑ (a) Perciò se ne meditan qui i principii schiariti al lume di questa Scienza, e si ritruovano tutti appuntino, ecc.
- ↑ (b) tanto che in questi libri non abbiamo avuto altra cosa, non che da o emendarvi o spiegarvi, d’aggiugnervi. Al qual esemplo delle cagioni meditate generalmente di tutte le lingue e spezialmente rincontrate con la latina, con la quale, sopra tali cagioni ragionata, noi abbiamo fatte tante discoverte, ecc.
- ↑ (c) siccome, e nel Diritto universale e nella Scienza nuova di già stampata ed in questi libri, potrai, o leggitore, a mille pruove osservare, per le quali tutti i gramatici e critici latini non ci han di nulla giovato. A sì fatto esemplo, ecc.
- ↑ (d) e prima con caratteri poetici divini parlarono i poeti teologi, che vennero prima, e poi con caratteri poetici eroici parlarono i poeti eroici, che vennero dapoi (la qual fu una maniera di pensare de’ primi uomini gentili, quasi bestie venuti all’umanità). La cui discoverta, ecc.
fondata la Filologia sopra i suoi primi principii, i quali d’ogni arte e d’ogni scienza devon essere certi ed incontrastati! L’infelice, ecc.