Pagina:Vico - La scienza nuova, 1, 1911.djvu/131


idea dell’opera 37

petrare acconciamente agli stati delle repubbliche, da sì fatti principii di governo romano si danno altri principii alla romana giurisprudenza.

La spada che s’appoggia al fascio dinota che ’l diritto eroico fu diritto della forza, ma prevenuta dalla religione, la qual sola può tener in ufìzio la forza e l’armi, ove non ancora si sono ritruovate (o, ritruovate, non hanno più luogo) le leggi giudiziarie; il qual diritto è quell’appunto d’Achille, ch’è l’eroe cantato da Omero a’ popoli della Grecia in esemplo dell’eroica virtù, il qual riponeva tutta la ragione nell’armi. E qui si scuopre l’origine

de’ duelli; i quali, come certamente si celebrarono ne’ tempi barbari ultimi, così egli si truova essersi praticati ne’ tempi barbari primi, ne’ quali non erano ancor i potenti addimesticati di vendicare tra loro le offese e i torti con le leggi giudiziarie, e si esercitavano con certi giudizi divini, ne’ quali protestavano Dio testimone e si richiamavano a Dio giudice dell’offesa, e dalla fortuna, qual fusse mai, dell’abbattimento, ne ossequiavano con tanta riverenza la dicisione che, se essa parte oltraggiata vi cadesse mai vinta, riputavasi rea. Alto consiglio della Provvedenza divina, acciocché, in tempi barbari e fieri ne’ quali non s’intendeva ragione, la stimassero dall’aver propizio o contrario Dio, onde da tali guerre private non si seminassero guerre ch’andassero a spegnere finalmente il gener umano; il quale natural senso barbaro non può in altro rifondersi che nel concetto innato e’ hanno gli uomini di essa Provvedenza divina, con la quale si devono conformare, ove vedano opprimersi i buoni e prosperarsi gli scellerati. Per le quali cagioni tutte, funne il duello creduto una spezie di purgazione divina; onde, quanto oggi, in questa umanità la quale con le leggi ha ordinato i giudizi criminali e civili, sono vietati, tanto ne’ tempi barbari furono creduti necessari i duelli. In tal guisa, ne’ duelli (a),1 o



  1. (a) che ’n fatti erano guerre private che si facevano da’ potenti, onde dura tuttavia tra’ grandi baroni, benché vassalli, questo senso di duellare tra essoloro per cagione delle loro giurisdizioni violate, per la quale intimano le disfìde (dette da fida, vocabolo feudale, perchè nacquero dentro la stessa barbarie quasi ad un parto feudi