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36 idea dell'opera

— e, finalmente, l’origini delle repubbliche, le quali nacquero al mondo di forma severissima aristocratica, nelle quali i plebei non avevano ninna parte di diritto civile (a)1. E, quindi, si ritraeva il romano essere stato regno aristocratico, il quale cadde sotto la tirannia di Tarquinio Superbo, il quale avea fatto pessimo governo de’ nobili e spento quasi tutto il Senato; che Giunio Bruto, il quale nel fatto di Lugrezia afferrò l’occasione di commuovere la plebe contro i Tarquinii e, avendo liberato Roma dalla tirannide, ristabili il Senato e riordinò la Repubblica sopra i suoi principii e, per un re a vita, con due consoli annali, non introdusse la popolare, ma vi raffermò la libertà signorile. La qual si truova che visse fin alla legge Publilia, con la quale Publilio Filone, dittatore (detto perciò «popolare»), dichiarò la repubblica romana esser divenuta popolare di stato; e spirò, finalmente, con la legge Petelia, la quale liberò affatto la plebe dal diritto feudale rustico (b)2 del carcere privato, ch’avevano i nobili sopra i plebei debitori. Sulle quali due leggi, che contengono i due maggiori punti della storia romana (c)3, non si è punto riflettuto né da’ politici né da’ giureconsulti né dagl’interpetri eruditi della romana ragione, per la favola della Legge delle XII Tavole, venuta da Atene libera per ordinar in Roma la libertà popolare, la quale queste due leggi dichiarano essersi ordinata in casa co’ suoi naturali costumi (la qual favola si é (d)4 scoverta ne’ Principii del Diritto universale usciti molti anni fa dalle stampe). Laonde, perché le leggi si devono inter-



  1. (a) E quinci se ne danno altri principii alla Politica, non sol diversi, ma dello in tutto contrari a ciò che se n’è finora ragionato; altri principii alla lezione della storia universale, e particolarmente della romana, la quale finora non si è letta col propio aspetto. Imperocché si ritruova, ecc.
  2. (b) che avevan avuto i nobili sopra i plebei, e ne serbavan il gran vestigio col carcere privato, nel quale tenevan seppolti per tutta la loro vita i plebei loro debitori. Sulle quali, ecc.
  3. (c) e, ’n di lei conseguenza, di tutta la storia del mondo, non si è punto, ecc.
  4. (d) da noi in gran parte scoverta in altr’opera nostra ed in questa si è pienamente dileguata). Laonde, ecc.