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idea dell’opera 33

sciute, in capricciosa acconcezza l’ingegnoso pittore fa comparire un fascio romano, una spada ed una borsa appoggiate al fascio, una bilancia e ’l caduceo di Mercurio.

De’ quali geroglifici il primo è ’l fascio, perchè i primi imperi civili sursero sull’unione delle paterne potestadi di padri; i quali, tra’ gentili, erano sappienti in divinità d’auspicii, sacerdoti per proccurargli (o sia ben intendergli) co’ sacrifizi, re, e, certamente monarchi, i quali comandavano ciò che credevano volesser gli dèi con gli auspicii e, ’n conseguenza, non ad altri soggetti ch’a (a)1 Dio. Cosi, egli è un fascio di litui, che si truovano i primi scettri (b)2 del mondo. Tai padri, nelle turbolenze agrarie di sopra dette, per resistere alle caterve de’ famoli sollevati contro essoloro, furono naturalmente menati ad unirsi e chiudersi ne’ primi ordini di senati regnanti (o senati di tanti re famigliari), sotto certi loro capi-ordini, che si truovano essere stati i primi re delle città eroiche; i quali pur ci narra, quantunque troppo oscuramente, la storia antica che, nel primo mondo de’ popoli, si criavano gli re per natura, de’ quali qui si medita e se ne truova la guisa. Or, tai senati regnanti, per contentare le sollevate caterve de’ famoli e ridurle all’ubbidienza, accordarono loro una legge agraria, che si truova essere stata la prima di tutte le leggi civili che nacque al mondo; e che, naturalmente, de’ famoli, con tal legge ridutti, si composero le prime plebi delle città. L’accordato da’ nobili a tai plebei fu il dominio naturale de’ campi, restando il civile appo essi nobili, i quali soli furono i cittadini delle città eroiche, e ne surse il dominio eminente appo essi ordini, che furono le prime civili potestà, o sieno potestà sovrane de’ popoli; le quali tutte e tre queste spezie di domini si formarono e si distinsero col nascere di esse repubbliche, le quali, da per tutte le nazioni, con un’idea spiegata in favellari diversi, si truovano essere state dette «repubbliche erculee», ovvero di cureti, ossia di armati



  1. (a) un nume divino ( ond’è vero quello che la divina sapienza insegna: che in tutte le nazioni i re vi regnan per Dio). E così, ecc.
  2. (b) il qual significa che nelle persone de’ primi padri furon una cosa stessa sapienza, sacerdozio e regno. I quali padri, ecc.