Pagina:Vico - La scienza nuova, 1, 1911.djvu/126

32 idea dell'opera

taliegiziache o greche, con la trasmigrazione de’ popoli fatta nelle marine del Mediterraneo e dell’Oceano (a)1 che si è sopra accennata. E qui si danno altri principii d’etimologia (e se ne fanno spessissimi saggi per tutta l’opera), per gli quali si distinguono l’origini delle voci natie da quelle che sono d’origini indubitate straniere, con tal importante diversità: — che l’etimologie delle lingue natie sieno istorie di cose significate da esse voci su quest’ordine naturale d’idee, che prima furono le selve, poi i campi colti e i tuguri, appresso le picciole case e le ville, quindi le città, finalmente l’accademie e i filosofi (sopra il qual ordine ne devono dalle prime lor origini camminar i progressi); — e l’etimologie delle lingue straniere sieno mere storie di voci le quali una lingua abbia ricevuta da un’altra.

La tavola mostra i soli principii degli alfabeti e giace rimpetto alla statua d’Omero (b)2, perchè le lettere, come delle greche si ha dalle greche tradizioni, non si ritruovarono tutte a un tempo; ed è necessario ch’almeno tutte non si fussero ritruovate nel tempo d’Omero, che si dimostra non aver lasciato scritto niuno de’ suoi poemi (c)3. Ma dell’origine delle lingue natie si darà un avviso più distinto qui appresso.

Finalmente, nel piano più illuminato di tutti, perchè vi si espongono i geroglifici, significanti le cose umane (d)4 più cono-



  1. (a) imperocché, certamente, l’arti navale e nautica sono gli ultimi ritruovati delle nazioni; onde, per la verità della storia sagra, se ne dimostra l’antichità sopra tutte l’altre nazioni del mondo, e spezialmente sopra gli Egizi. E si dànno, ecc.
  2. (b) perchè le lingue e i caratteri volgari, come tutte le cose nate o fatte, s’andaron formando a poco a poco. Di che è quella greca tradizione, che delle lettere greche furon le prime ritruovate da Palamede nel tempo della guerra troiana; altre da Simonide poeta, il qual si racconta essere stato l’autore dell’Arte della memoria; e, finalmente altre da Aristarco, che fu il critico ripurgatore de’ poemi d’Omero. Ed è necessario, ecc.
  3. (c) e che forse da Aristarco incominciaron a scriversi; lo che qui bisogna avvertire per la Discoverta del vero Omero, alla qual è riserbato uno di questi libri. Ma dell’origine, ecc.
  4. (d) de’ tempi alquanto a noi più vicini e, "n conseguenza, alquanto più conosciuti, in capricciosa, ecc.