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e non seppero trattarla per le di lei sètte propie, che furono quelle de' tempi, come apertamente professano averla trattata essi romani giureconsulti.

Con la qual opera il Vico, con gloria della cattolica religione, produce il vantaggio alla nostra Italia di non invidiare all'Olanda, l'Inghilterra e la Germania protestante i loro tre príncipi di questa scienza, e che in questa nostra età nel grembo della vera Chiesa si scuoprissero i princìpi di tutta l'umana e divina erudizione gentilesca. Per tutto ciò ha avuto il libro la fortuna di meritare dall'eminentissimo cardinale Lorenzo Corsini, a cui sta dedicato, il gradimento con questa non ultima lode: «Opera, al certo, che per antichità di lingua e per solidezza di dottrina basta a far conoscere che vive anche oggi negl'italiani spiriti non meno la nativa particolarissima attitudine alla toscana eloquenza che il robusto felice ardimento a nuove produzioni nelle più difficili discipline; onde io me ne congratulo con cotesta sua ornatissima patria».