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690Dunque in questa alleanza

esci ora meco in danza.

Questa pace con la face tratta Amor:

695e gli amanti,

anelanti d’almo ardor, la tua verga non asperga

700del tuo, ch’uopo or non fa, dolce sopor.

La sapienza di Giove d’invitar non ardisco, che troppo onor pure ne fa Minerva con lo stare a guardar la danza nostra.

705Dunque bastar ci dee che qui v’assista,

0fortunati sposi,

ed a pure, sublimi e chiare idee d’eterne veritá v’alzi la mente, a cui saggi formiate i vostri figli 710talché ’n senno níuno altro somigli.

Però, benché di te sol paga, sdegni, non che parlar giammai di tue bell’opre, pur udirle giammai lodar da altrui; soffri, Minerva, pur che ’n tua presenza 715tanto io ne dica sol quant’egli ’mporta

ch’io ne adorni il mio uficio onesto e santo. Da te provenne a l’uomo il talento divin di contemplare, e poiché l’ampia terra

720tutta seccò l’umore onde gran tempo

dal gran diluvio ella restò bagnata, talché poteo Vulcano fulmini mandar sopra l’Olimpo a Giove,

fulmin ch’atterrar gli empi giganti;

725l’uom da quel primo tempo