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cesco Pitteri) « usci a trattar col V. come con uomo che dovesse necessariamente farla ivi stampare*. — La comune asserzione che a Venezia si stampasse metá delle ora ricordate Annotazioni è frutto d’un equivoco, e l’affermazione del V. che il ms. inviato al Lodoli nell’ottobre 1729 gli fu restituito a Napoli € dopo sei mesi, ch’era giá stampato piú della mettá di quest’opera », è da intendere nel senso che la restituzione (giugno 1730) ebbe luogo sei mesi dopo la richiesta del ms. (decembre 1729), quand’era stampata a Napoli piú della metá della Scienza nuova seconda. La quale, pubblicata nel decembre 1730, fu concepita primamente come un « trascelto delle Annotazioni e dell’opera » , ossia della Scienza nuova prima e del ms. inviato a Venezia, del quale l’autore doveva serbare presso di sé la minuta o gli appunti, oggi anch’essi smarriti. — I tre luoghi della Scienza nuova prima sono i capitoli 29, 36 e ultimo del terzo libro. — Il giorno di Pasqua capitò, nel 1730, il 9 aprile: cosicché a scrivere la seconda Scienza nuova, diffalcando i giorni in cui fu ammalato, il V. impiegò meno di tre mesi. — L’« emergente nato da Venezia» fu, senza dubbio, una lettera conciliativa del Lodoli. — Della Novella letteraria furon mandati al macero tutti gli esemplari, senza che finora ne sia venuto fuori un solo. — L ’Idea dell’opera nell’ediz. del 1730 è stampata in corpo molto piú grosso del rimanente, e occupa 86 pagine, cioè i 43 fogli che dice il V. — L’« epidemia del catarro» fu una grippe che infestò tutta l’Europa nell’inverno 1729-30. — La lettera al letterato, filosofo, matematico, naturalista, giá discepolo privato del V., Francesco Spinelli principe della Scalea (1686-1752), insieme con le Correzioni, miglioramenti e aggiunte seconde, fu stampata nel gennaio 1731 in un opuscoletto di XII pagine s. 1 . a., che si trova unito a parecchi esemplari della Scienza nuova nell’edizione del 1730. — Quelle, che mentre il V’. scriveva l’ Aggiunta all’Autobiografia erano ancora «poche note», divennero, moltiplicate di numero e di mole, le Correzioni, miglioramenti e aggiunte terze, compiute il 31 agosto 1731, rifatte nel 1733 o 1734, e finalmente rifuse nel 1735 o 1736 nella cosi detta Scienza nuova terza, pubblicata postuma nel 1744.

pp. 76-7 — Il Cardinal Lorenzo Corsini fu eletto papa il 12 luglio 1730: ai festeggiamenti che si fecero a Napoli in quella circostanza partecipò anche il V., pubblicando in elegante opuscolo una sua canzone elogiativa. L’esemplare (magnificamente rilegato) della seconda Scienza nuova inviato dal V. al Corsini si serba nella