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«brievi», in «oscure» e «proposte semplicemente e non pruovate», che è tanto dire quanto «bisognose di pruova», sotto le quali comprendete le disputate ancor tra’ filosofi, e, oltre a queste, l’origini. Ma io ingenuamente confesso che dopo la vostra Replica , nella quale siete discesi a’ particolari, e, come giudico, a tutti quelli che giudicavate proporzionati ad oppormi, confesso, dico, che la mia divisione è viziosa. Ma innanzi, perché le vostre opposizioni erano generali, io non poteva indovinare che quella voce «idea» volesse significare abbozzo mancante di ultima mano nelle origini delle voci e nelle pruove delle cose propostevi ; e non piú tosto, perché in quel libro non si fussero trattate tutte le quistioni che si sogliono trattare in metafisica (come invero non vi sono trattate, ma le sole principali, onde l’altre son corollari che si lasciano raccórre a’ dotti di queste cose), entrasse in ciò la contesa: quali cose debbano essere in metafisica principalmente trattate. Onde parvemi cosi ben partitamente parlare, come un che dicesse: — Questa fabbrica manca nelle fondamenta, e, perché non vi sono alzate tutte le parti che la compiscono, sembra piú tosto una pianta o disegno che un edificio compito, ed in molte delle parti giá alzate manca de’ finimenti. — Per tal cagione adunque divisi, come ho fatto, quella Risposta-, e in secondo luogo mi diedi a delineare un’idea di una metafisica, nelle sue parti principali e necessarie compita, sulla quale fusse lavorata la nostra. Ma, poiché ora voi avete determinato la vaghezza di quella voce «idea», io volentieri con voi convengo del vizio della nostra divisione. Però, a cotesta vostra spiegazione, io sono posto in obbligo rendervi ragione della «brevitá», dell’«oscuritá» e delle «cose che qui solamente s’accennano e sono ancora tra’ filosofi contrastate». D’intorno alla brevitá, dico ch’ella qui, anzi che vizio, è virtú. Imperocché qui non si tratta fisica, nella quale bisogna una copiosa ed esatta istoria delle cose naturali, un grande apparecchio di meccanica, e vi si dee andare con la ragione